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Ponte Vecchio: introduzione
Il Ponte Vecchio di Firenze ha origini antichissime. Già i mercanti etruschi lo attraversavano per portare le loro merci da Bologna a Fiesole. Il ponte è stato ricostruito in varie epoche a causa delle inondazioni, come nel 1117, nel 1345 e nel 1495.
L'attuale struttura, molto larga, a tre arcate per accogliere su due lati le botteghe, fu opera molto probabilmente del pittore e architetto Taddeo Gaddi. Da sottolineare che le botteghe nel 1442 furono affittate dal Comune all'Arte dei Beccai che ne realizzò il mercato delle carni. Soltanto nel 1593 Ferdinando I de' Medici, che attraversava il ponte attraverso un corridoio speciale sopra le botteghe, rimpiazzò le botteghe dei macellai con gli orafi della città, che da allora sono ancora là.
Il Ponte Vecchio è oggi la più frequentata gioielleria del mondo sospesa sull'acqua. Le caratteristiche stanze sporgenti poggianti su puntelli furono, invece, aggiunte nel 1495, per guadagnare spazio, mentre la modifica più rilevante fu fatta dal Vasari, con il corridoio vasariano che univa Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti.