La Via dei Santuari
Scoprire il lato mistico delle Cinque Terre lungo la Via dei Santuari.
Cinque borghi marinari diventati il simbolo stesso della Liguria, le celebri Cinque Terre, e cinque santuari mariani che rappresentano il loro lato più mistico e segreto.
La Via dei Santuari è un sentiero a mezzacosta che collega cinque antichi luoghi di culto posti ciascuno a proteggere e quasi sorvegliare dall'alto i paesi gioiello della costiera ligure: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore. Dall'antichità la Liguria nasce come terra di contadini e marinai, i primi impegnati in un'agricoltura "eroica" lungo terreni scoscesi, gli altri in mezzo al mare per pescare. In entrambi i casi i santuari dedicati a Maria erano un punto di riferimento fisico e spirituale per chi rimaneva sulla terra ferma e anche per chi andava per mare e poteva vederli da lontano.
Un sentiero tra terra, mare e cielo
Al di fuori dai flussi turistici, percorrere questo itinerario nato nel segno della fede vuole dire immergersi in una Liguria autentica e segreta, quella delle vigne affacciate sul mare, dei terrazzamenti delimitati dai 7000 muretti a secco che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità.
Il cammino a piedi lungo la Via dei Santuari dura nel complesso almeno 9 ore , per un camminatore allenato, ma può essere suddiviso in quattro tappe che consentono di godersi on più calma la bellezza del territorio. In alternativa, da ciascuna delle Cinque Terre si può raggiungere il corrispondente santuario camminando in salita lungo alcuni sentieri che si snoda attraverso uliveti e vigne da cui proviene il profumato vino bianco "Cinque Terre Doc" o il passito "Sciacchetrà".
1° tappa: il Santuario di Santa Maria di Soviore
La prima tappa di questo trekking tra arte, storia e natura può iniziare dal paese di Monterosso fino al Santuario di Santa Maria di Soviore, uno dei più antichi della Liguria. Si parte dalla fine di via Roma e lungo il sentiero 9 si arriva dopo circa 2,5 km a questa chiesa circondata dal verde.
La leggenda dice che questo luogo fu fondato quando durante le persecuzioni longobarde del VII fu nascosta qui una statua della madonna che venne miracolosamente ritrovata un secolo dopo e diventò l'origine del fervido culto mariano di questa zona.
Dal santuario della Madonna di Soviore proseguendo lungo il sentiero B8 si arriva al Santuario della Madonna di Reggio posto sopra il borgo di Vernazza.
2° trappa: dalla Madonna di Reggio al Santuario di Nostra Signora delle Grazie
La seconda tappa è quella che unisce la Madonna di Reggio, detta l'Africana per la sua effigie di colore nero, al Santuario di Nostra Signora delle Grazie e di San Bernardino che sovrasta il paese di Corniglia. La chiesa è una testimonianza della presenza in questa zona del francescano Bernardino da Siena che qui predicò la riforma nel XV sec.
3° tappa: verso il Santuario di Nostra Signora della Salute
La terza tappa conduce al Santuario di Nostra Signora della Salute in località Volastra sopra Manarola. Si raggiunge partendo dal precedente santuario di Nostra Signora delle Grazie e imboccando il sentiero 7 fino all'abitato di Case Fornacchi. Da qui si prende la carrozzabile verso Riomaggiore fino al bivio di Case Pianca dove si procede per il sentiero 6d che attraverso terrazzamenti, boschi e ruscelli arriva prima al piccolo borgo di Porciana e poi a Volastra. Il Santuario di Nostra Signora della Salute risale al 1240 ed è stato rimaneggiato nel '600.
4° tappa: arrivo a Rio Maggiore
La quarta tappa congiunge Volastra a Manarola attraverso un'antica scala di pietra che scende verso il paese. In alternativa si può compiere una deviazione verso Groppo per visitare la Cantina Sociale Cinque Terre e poi continuare lungo il sentiero 2 fino a Manarola. Da Manarola si arriva all'ultimo paese, Riomaggiore, attraverso la celebre Via dell'Amore che si snoda a picco sul mare.
Dal parcheggio di Riomaggiore parte una mulattiera che procede in salita fino al Santuario di Nostra Signora di Montenero da cui si gode uno spettacolare panorama sul mare tra Punta Mesco e le isole Palmaria, Tino e Tinetto.
Vicino al santuario si può fare una sosta anche al Centro Visite del Parco Nazionale delle Cinque Terre per un momento di ristoro oppure per affittare una mountain bike con cui ritornare a Monterosso lungo lo splendido sentiero 1.
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