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Cinque Terre: mare e roccia

Colline che si tuffano a mare. Riomaggiore, Manarola, la Via dell'Amore, Corniglia, Vernazza e Monterosso.

Cinque Terre: mare e roccia

Colline, scogliere, uliveti, vigneti a picco sul mare: le Cinque Terre nascondono luoghi da apprezzare a piedi, seguendo i secolari sentieri costieri, a metà strada tra la campagna ed il mare. Insenature, borghi, paesi, scorci che si alternano lungo i 12 chilometri di questo percorso, regalando panorami unici.

L'antica Riomaggiore

Si parte da Riomaggiore, secondo la leggenda una città fondata da profughi greci nel XIII secoli. Le case variopinte si snodano attraverso stradine, vicoli tortuosi, porticati e scalinate, testimoniate nelle opere del pittore Telemaco Signorini.
Le rovine del Castello dominano il centro dall'alto del Colle di Cericò. Ancora più in alto si trova il Santuario della Madonna di Montenero da dove parte un sentiero che conduce al borgo di Volastra.

Una passeggiata da amare

Per raggiungere Manarola si percorre la "Via dell'Amore", la strada scavata nella roccia che sembra sospesa lungo il costone a picco sul mare. Definita "la più bella passeggiata del mondo", questo sentiero raggiunge l'abitato di Manarola con la sua chiesa gotica della Natività di Maria Vergine. Sotto solo il mare con il piccolo porto protetto da due speroni di roccia.

Dall'alto di Corniglia

La "Via delle Trasparenze marine" è il nome della strada per Corniglia, una posizione strategica per ammirare, tra le rocce ed i vigneti, gli altri quattro borghi delle Cinque Terre. A Corniglia si produce anche ottimi vini, il Bianco Doc Cinque Terre, lo Sciacchetrà il delizioso vino passito della Liguria.

Nel centro di Corniglia una testimonianza dello stile gotico-ligure è la Chiesa di San Pietro del 1334

La casa-torre delle Cinque Terre

Il Torrione, il Castello dei Doria e le tipiche case-torri che si stagliano tra gli uliveti ci preannunciano l'arrivo a Vernazza. "U cantu de musse" (l'angolo delle chiacchiere) è la piazzetta con pianta ottagonale e l'alto campanile che rimandano a suggestioni arabe.
Lasciato il porto di Vernazza ci si può incamminare verso il Santuario della Madonna di Reggio. Qui è venerata la Madonna Nera che, si racconta, arrivò qui grazie ai Crociati.

Tra carrugi e antiche chiese

Nel XVI secolo tredici torri cingevano il borgo di Monterosso. Oggi rimangono la Torre Aurora, la Torre del Castello e la Torre Campanaria. Nel Convento e nella Chiesa di San Francesco si possono ammirare le opere di Bernardo Strozzi, Van Dyck e Luca Cambiaso. Ma per lasciarsi ammaliare dal fascino di Monterosso basta passeggiare tra i carrugi del centro antico.

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