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Val di Susa tra arte e montagna

Parchi naturali, abbazie millenarie e il fascino della montagna

Val di Susa tra arte e montagna

Alle porte di Torino ha inizio la Bassa Valle di Susa. È possibile percorrere l'intera valle utilizzando la statale 25 che si insinua fra i monti e, dopo 19 km, ci consente la prima sosta alla Precettoria di S. Antonio di Ranverso, complesso monastico con ospedale del XII secolo. Nella chiesa, ridecorata nel '400, si trovano gli affreschi di Giacomo Jacquerio e il polittico eseguito nel primo Cinquecento da Defendente Ferrari.

Avigliana medievale

Proseguendo verso Susa si raggiunge Avigliana. Centro molto importante della Valle, si sviluppò come punto di transito verso la Francia durante l'impero romano e lungo il corso del Medioevo.
Da visitare il centro storico che conserva la Casa della Porta Ferrata (XIII secolo) con l'imponente porta ogivale dai capitelli in pietra scolpita e il Palazzo del Vescovo (XIV secolo) o Casa Senore, di cui rimangono la facciata e il portico retrostante, ad archi a sesto acuto su capitelli in pietra.

Luogo di ispirazione

In pochi km si arriva poi al Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, ai piedi del monte Pirchiriano, su cui sorge l'antica abbazia della Sacra di San Michele, che ispirò il celebre romanzo di Umberto Eco, "Il nome della rosa". Lungo i suggestivi Lago Grande e Lago Piccolo ci attendono tranquille escursioni fra boschi, canneti e prati verdeggianti.

Abbazia benedettina fondata poco prima dell'anno Mille, la Sacra di San Michele giunse all'apice dello splendore nel XII secolo: infatti è datato intorno al 1120-1130 il Portale dello Zodiaco all'entrata della chiesa, il più antico ciclo romanico dello zodiaco opera dello scultore Nicolò attivo anche a Ferrara, Verona e Piacenza.

Lasciata la Sacra di S. Michele, una piccola deviazione ci conduce nell'Orrido di Chianocco, un vero e proprio canyon in miniatura, la cui formazione risale all'ultima glaciazione

Il cuore della valle

Eccoci a Susa, la "chiave d'Italia" per la sua posizione strategica alla confluenza delle strade che arrivano dalla Savoia e dal Delfinato.
Di origine antichissima, dello splendore raggiunto già in epoca romana la città conserva l'Arco di Augusto, le Terme Graziane e l'Arena Romana. Molto interessante la Chiesa di San Francesco del XIII secolo, legata al passaggio del Santo a Susa durante il suo viaggio verso la Francia nel 1213- 1214.

Un'altra deviazione in direzione Venaus-Novalesa ci conduce all'Abbazia di Novalesa. Dell'originario complesso rimane la Cappella di Sant'Eldrado con l'abside del X secolo e con gli affreschi che rappresentano le storie di Sant'Eldrado.

Arriva la neve!

La strada continua a salire fino al Colle del Moncenisio che ci incanta con la vastità degli spazi, mentre il lago artificiale che produce energia per Francia e Italia è circondato da sentieri, radure e splendidi alpeggi. Per visitare i luoghi che hanno ospitato le Olimpiadi di Torino 2006 si può continuare a salire in Alta Val di Susa, percorrendo la statale del Colle del Monginevro.

Prima di arrivare a Bardonecchia una sosta nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, unico in Piemonte perché ricco di boschi di abeti bianchi e rossi

Fra le numerose stazioni sciistiche dell'Alta Val di Susa spicca Bardonecchia, teatro delle gare di snowboard durante le Olimpiadi del 2006, apprezzata località di villeggiatura sia invernale che estiva, grazie ai suoi paesaggi alpini di rara bellezza e agli impianti sportivi all'avanguardia.

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