Il museo del Corallo
A Trapani tra presepi e gioielli nel segno del corallo.
In questa suggestiva zona della Sicilia, nel corso dei secoli la pesca e la lavorazione del corallo si sono intrecciate profondamente con la storia della città. . I pescatori di corallo abitavano nell'odierna via Corallari, pescavano nei banchi corallini scoperti antistanti alla città ma arrivavano a spingersi fino alle coste dell'Africa e, quando tornavano in porto, vendevano i coralli a mercanti e artigiani che li trasformavano in opere d'arte. I corallari trapanesi dal XV al XVII sec. diventarono famosi per la loro bravura in tutto il bacino del Mediterraneo realizzando gioielli, oggetti sacri, cornici e i celebri presepi dove il corallo è ulteriormente impreziosito da oro, argento, smalti e pietre preziose.
Il museo che celebra l'arte dei maestri corallari
Oggi a Trapani è possibile ammirare una splendida raccolta di queste opere presso il Museo Regionale "Conte Agostino Pepoli" ospitato in un convento Carmelitano del '300 che fu rimaneggiato come espressione del barocco siciliano. Oltre a statue e dipinti raccolti da questo nobiluomo trapanese nel corso della sua vita, il pezzo forte del museo sono le sale dedicate all'"arte in rosso" dei "mastri curaddari".
Qui si rimane davvero senza fiato alla vista dei presepi che le famiglie nobili esponevano nei propri saloni per suscitare lo stupore degli ospiti e che venivano realizzati in corallo assemblato a rame dorato, smalti, argento, avorio in modo da ottenere una varietà di effetti cromatici.
In nome degli artisti è rimasto quasi sempre sconosciuto con alcune eccezioni come Andrea Tipa attivo a Trapani all'inizio del '700 e autore di suggestivi presepi dove l'effetto scenico è accentuato dall'introduzione di alabastro, conchiglie e pezzi di madreperla.
Il tesoro dedicato alla Madonna di Trapani
Oltre ai presepi il museo espone anche capolavori di arte sacra usciti dai laboratori trapanesi come il crocefisso di Matteo Bavera realizzato da un unico blocco di corallo o la grande lampada creata con la tecnica del "retroincastro". Questa lavorazione venne abbandonata alla fine del'600 perché troppo lunga e costosa e consisteva nell'applicazione di piccole gocce di corallo a lamine di metallo sagomate.
All'interno del museo spicca anche la preziosa collezione di gioielli della famiglia Pepoli in gran parte proveniente dal Tesoro della Madonna di Trapani, nato dagli omaggi di re, nobili, prelati e semplici fedeli a questa Vergine siciliana oggetto di devozione e pellegrinaggi. Un trionfo barocco di pietre preziose, perle e, naturalmente, coralli, che nel 1996 è stato ripulito e restituito all'antico bagliore.
Da segnare in agenda...(o sullo smartphone)
Museo Regionale "Conte Agostino Pepoli"
Via Conte Agostino Pepoli, 200
91100 Trapani
Giorni feriali: 9.00 - 13.30
Domenica e festivi: 9.00 - 12.30
Lunedì chiusoTel: +39 0923 553269