Milano sta crescendo… anche in verticale!
Una passeggiata tra i grattacieli della capitale della moda
Di certo quando si pensa ad uno skyline mozzafiato le prime metropoli che vengono in mente sono mete oltreoceano come New York o Seattle oppure i caotici profili di città asiatiche sfavillanti come Hong Kong e Kuala Lumpur. Sicuramente il nostro primo pensiero non si rivolge alle antiche capitali europee più famose per i loro palazzi e monumenti storici. Incredibilmente però una città italiana sta cambiando faccia e crescendo vertiginosamente verso l'alto: Milano.
Chiariamoci: la città della bella madunina non punta a infrangere alcun record di altezza con i suoi grattacieli, ma la qualità di alcuni di questi edifici è davvero indiscussa.
Iniziate la vostra passeggiata dalla Stazione Centrale: appena usciti sulla destra vi troverete il celebre Grattacielo Pirelli (detto anche Pirellone progettato da Giò Ponti e che raggiunge ben 127 metri!), che nonostante sia stato eretto a fine anni '50 mantiene un invidiabile fascino. Continuate a camminare per qualche centinaio di metri sul corso principale con la stazione alle spalle e in breve si staglierà davanti a voi a Torre Breda (117 metri), un perfetto parallelepipedo di 31 piani eretto nei primi anni '50.
Fiondatevi nella metro più vicina (Repubblica) e in poche fermate raggiungete Garibaldi FS. Sarete nel bel mezzo del quartiere che da più tempo porta avanti la tradizione dei grattacieli milanesi: davanti a voi avrete le due Torri Garibaldi (100 metri per 25 piani), costruite negli anni '90 da Ferrovie dello Stato per ospitare i propri uffici. Dall'altra parte della strada si impone la futuristica Torre Unicredit, che si affaccia su Piazza Gae Aulenti.
Attraversando la piazza incontrerete prima il trittico formato da Torre Solaria, Torre Solea e Torre Aria, poi arriverete all'affascinante, Torre Diamante. Tornate ora indietro in Piazza Gae Aulenti e guardatevi intorno... vedete un palazzo strano, con piante che sembrano arrampicarsi fin dentro agli appartamenti? Siete al cospetto di sua maestà il Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri e giudicato nel 2015 il miglior grattacielo del mondo, grazie alla vittoria di due premi prestigiosi come l'“International Highrise Award” e “Migliore Architettura del Mondo 2015”.
Fa impressione pensare che tutti questi palazzi siano stati costruiti negli ultimi dieci anni.
Ma ancora non avete visto il meglio: riprendete la metropolitana e arrivate fino alla fermata “Tre Torri”. Di cosa si tratta? Provate a mettere il naso fuori dalla metro e vi ritroverete attorniati da tre grattacieli, firmati dai più importanti architetti degli ultimi decenni. È il progetto "City Life", volto alla riqualificazione della zona della Fiera Campionaria di Milano (ora spostatasi a Rho) composta dalla Torre Isozaki, del Gruppo Allianz, la Torre Hadid, del Gruppo Generali e la Torre Libeskind, ancora con i lavori in corso).
A completare il quartiere della nuova Milano bene una serie di edifici residenziali progettati dagli stessi prestigiosi architetti: andateci adesso prima che City Life venga invasa dai turisti, perché siete di fronte alla Milano del futuro.
Non rimane che da chiedersi: come reagiranno i tanti turisti cinesi che invadono la città in questi anni? Abituati alle altezze dei palazzi di Shanghai, rimarranno delusi o comunque apprezzeranno gli sforzi profusi nel dare vita ad uno skyline che seppure non svetti nelle dimensioni ha un suo carattere e personalità?
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