Le vigne dei Dogi

Nel Veneto Orientale, tra i borghi lagunari di Caorle e Bibione fino ai confini delle provicie di Treviso e Pordenone, si estende il territorio delle "vigne dei dogi", dove la produzione enologica era già attiva al tempo dei Romani ma fu particolarmente viva negli anni della Repubblica di Venezia.

Storia di vini

Dopo la caduta della Serenissima si ebbe un periodo di decadenza ma con l'avvento degli Asburgo venne effettuata una catalogazione dei vini della zona e fu iniziato un lavoro di selezione. Un lavoro che culminò nel secondo dopoguerra con l'individuazione delle varietà migliori coltivate anche oggi tra cui Cabernet Franc, Lison o Tocai italico, Merlot, Sauvignon, Refosco, Pinot Grigio.

Eccellenza e tradizione

In questi luoghi di incontro tra terra e acqua si snoda la Strada dei Vini D.O.C Lison Pramaggiore costituita nel 1986 per valorizzare un paesaggio fatto di storia, giacimenti del gusto e vini eccellenti.

La Strada dei Vini prende i nome dai due paesi di Lison e Pramaggiore dove nacque la produzione vinicola locale. Ancora oggi la concentrazione più alta di cantine da visitare si trova nella cosiddetta "Zona Classica" delle "Città del vino" e cioè Pramaggiore, Annone Veneto, S. Stino di Livenza e Portogruaro.

Da non mancare una visita al borgo marinaro di Caorle con la cattedrale che custodisce un capolavoro dell'oreficeria veneta come la '''"pala d'oro"

Un simbolo per Venezia

L'insegna del leone alato di San Marco contraddistingue i vini D.O.C Lison Pramaggiore per sottolineare la continuità con la tradizione che legò questa realtà enologica alla città di Venezia.
Numerose cantine che costellano la Strada dei Vini a partire dagli anni '90 hanno scelto di adottare i criteri dell'agricoltura biologica e sono attive nella promozione del territorio offrendo degustazioni, visite alle zone di produzione e un ricco calendario di eventi.