Le Dolomiti del Brenta
Dalle chiese della Val Rendena a Madonna di Campiglio: un percorso che si arricchisce di tappe immerse in un paesaggio fiabesco.
La via che taglia in due il cuore delle Dolomiti di Brenta ha inizio a Tione di Trento. La sua meta finale è Madonna di Campiglio, salotto vip del turismo invernale ed estivo di tutto l'arco alpino italiano. Il viaggio è breve ma ricco di suggestioni, di paesaggi affascinanti e di imponenti scenari naturali.
La roccia si tinge di rosa
Le Dolomiti di Brenta sono l'unico gruppo ad ergersi ad ovest del fiume Adige: si estendono per circa 40 chilometri e offrono una straordinaria varietà di ascensioni, percorsi attrezzati, sentieri, rifugi e bivacchi in quota.
La loro peculiarità è rappresentata dai torrioni di roccia, che all'alba e al tramonto si tingono di rosa. Tra le escursioni più belle da compiere c'è quella della Via delle Bocchette, una via ferrata che va percorsa interamente con l'attrezzatura adeguata.
Il tratto più noto è quello delle Bocchette Centrali che costeggia le cime più importanti: Brenta Alta, Campanile Alto, Campanile Basso, Sfulmini.
Arte alpina
Proprio a Tione è possibile visitare la Pieve dell'Assunta, risalente al XII secolo, dove si trova un affresco di Simone II Baschenis, una Madonna col Bambino.
A Pelugo, alcuni chilometri più avanti, la presenza delle opere dei pittori bergamaschi è più consistente, a partire dalla facciata della chiesa di Sant'Antonio Abate dipinta da Cristoforo I Baschenis. La parete destra della stessa chiesa, con le scene dettagliate della vita del santo fu realizzata, invece, dal figlio Dioniso.
La valle dell'acqua
Superata Spiazzo, eccoci nella Val Genova. Questa tipica valle alpina, laterale alla Val Rendena, è celebre per le sue cascate e per la ricchezza delle acque che scendono dai ghiacciai dell'Adamello e della Presanella: la particolare conformazione della valle fa sì che tali corsi d'acqua debbano superare notevoli salti di roccia prima di confluiscono nel Sarca.
Da visitare assolutamente le Cascate del Nardis, formate dall'omonimo torrente, e sul versante meridionale le Cascate del Lares, di Casöl e di Folgorida
Carlo Magno in Trentino
La strada percorribile in auto inizia a Carisolo, a poco più di 800 metri. All'interno della chiesetta cimiteriale intitolata a Santo Stefano vi è un pregevole affresco attribuito alla famiglia dei Baschenis.
L'affresco, composto di due parti, rappresenta Carlo Magno con 7 vescovi, alcuni prelati e soldati, mentre nel riquadro sottostante è dipinto un cartiglio che narra la leggendaria spedizione di Carlo Magno in Val Camonica ed in Trentino.
Perla delle Dolomiti del Brenta
I numeri di Madonna di Campiglio parlano da soli ed esprimono al meglio le ragioni per cui questa località si è guadagnata questo appellativo: ospitalità alberghiera, una vasta ski area, moderni impianti di risalita, 150 chilometri di pista, 50.000 metri quadrati di snowpark, 40 chilometri per lo sci nordico, oltre ai 50.000 del Parco Naturale dell'Adamello Brenta.
Il rifugio di Sissi
Madonna di Campiglio, lanciata turisticamente nella metà dell'Ottocento, era amata dall'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe e dalla celebre consorte Sissi, che qui si rifugiava spesso per tenersi lontana dalla rigida corte viennese.
Durante il carnevale a Madonna di Campiglio si torna a respirare quell'atmosfera unica del Carnevale Asburgico, che rievoca il mondo magico della corte imperiale. Sette giorni di sfarzosi eventi con l'arrivo degli ospiti in carrozza, in abito da sera, scortati dalle guardie a cavallo, spettacoli pirotecnici e feste sontuose.
Il momento clou? Sicuramente è il Gran Ballo dell'Imperatore dove Sissi apre le danze sulle note del valzer viennese
Night & Day
Madonna di Campiglio è un luogo dalle mille opportunità di divertimento: di giorno è sportiva, caratterizzata da un via vai frenetico dagli impianti alle piste.
Di notte, un ampio ventaglio di locali, ristoranti e club con musica dal vivo accoglie i turisti per divertirsi e rilassarsi con un drink, dopo un'intensa giornata sugli sci.
Gli sciatori più esperti potranno cimentarsi lungo l'ultimo tratto del cosiddetto Spinale davanti, ribattezzato Canalone Schumacher, con una pendenza del 70%, perché era il tracciato preferito dal pilota tedesco di Formula 1. Sono frequenti anche le opportunità di sciare di notte.