Le città degli Etruschi
Dall'antica Caere alla città-stato di Vulci, dall'odierna Cerveteri a Tarquinia.
Prima ancora degli antichi romani, nell'Italia centrale e in particolare fra la Toscana e il Lazio, gli Etruschi dominarono questi territori e li arricchirono con opere d'arte e d'ingegno che ancora oggi riescono a stupire.
L'architettura sepolcrale degli etruschi lascia senza fiato. In particolare quelle di Cerveteri e Tarquinia, non a caso protette dall'Unesco in quanto Patrimonio dell'Umanità.
Iniziamo dalla Banditaccia
Questo viaggio alla scoperta degli etruschi inizia dalla Necropoli Monumentale della Banditaccia, che si estende per circa 10 chilometri nel territorio di Cerveteri. Questa città era un tempo conosciuta come Caere e fu una delle più ricche e prestigiose città etrusche. La Necropoli di Cerveteri presenta la particolarità di essere stata costruita come una città dei vivi, con le strade che si intersecano e i tumuli che sembrano case.
Sono circa quattrocento le sepolture scoperte in questo enorme sito archeologico, i cui capolavori sono stati costruiti in un periodo che va dall'VIII al II secolo a.C.
Da segnare in agenda
Non mancano i sepolcri da segnalare per la loro unicità. È il caso della Tomba dei Rilievi, che presenta stucchi che raffigurano momenti, animali e oggetti di uso quotidiano, oppure della Tomba degli Scudi e delle Sedie, particolare per i suoi sei letti con guanciali intagliati nel tufo.
Da non perdere una visita al Museo Nazionale Cerite, che ripercorre l'evoluzione del popolo degli etruschi. Merita una passeggiata anche il centro storico della città dove si trovano la chiesa di Santa Maria Maggiore, l'ottocentesca Fontana del Mascherone e una Rocca con il Castello.
Tarquinia, città etrusca
La tappa successiva è Tarquinia. Qui si trova la Necropoli di Monterozzi, eccezionale per le sue decorazioni pittoriche che abbelliscono i circa 150 sepolcri, raccontando scene di vita quotidiana. Attraverso queste pitture si può fare un viaggio che riporta all'indietro di quasi tre millenni.
C'è anche la collezione del Museo Nazionale Etrusco, ospitato nel Palazzo Vitelleschi, che raccoglie migliaia di reperti e tombe ricostruite con gli affreschi originali. Meritano una visita la Chiesa di Santa Maria di Castello e la trecentesca Chiesa di Santa Maria Valverde.
Maremma Laziale
A pochi chilometri da Tarquinia si trova il paese di Canino, porta d'ingresso del Parco Naturalistico Archeologico Vulci e ultima tappa di questo viaggio. Qui storia e natura incontaminata si fondono in uno scenario unico, in quel territorio che viene chiamato Maremma Laziale dove un tempo sorgeva l'importante città-stato di Vulci.
Dalla Tomba Francois al Laghetto del Pellicano, fino al Castello della Badia con il suo museo: queste le principali sorprese che riserva il Parco nei suoi 900 ettari.