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L'eterno fascino della montagna

Merano, Val Venosta, Val d'Ultimo, parchi e laghi.

L'eterno fascino della montagna

Merano è una cittadina a nord ovest di Bolzano. Il centro storico, amato da personaggi come Franz Kafka ed Ezra Pound, è un quadrato da girare a piedi dove ammirare il Duomo di San Nicola in stile gotico, il Castello Principesco e le Terme, nel cuore della città.

Benessere ultramoderno

Questa cittadina era nota sin dall'antichità come luogo di cura: le nuove Terme, aperte nel 2005, sono un esempio di architettura ultramoderna che ha sposato la funzionalità, diventando un modello di arredo urbano.
Da non perdere, durante il periodo dell'Avvento, il mercatino lungo il fiume Passirio con le bancarelle di artigianato tipico altoatesino.

Terra di stube e castelli

Si entra in Val Venosta, la valle delle mele che hanno la denominazione Alto Adige Igt, da Lagundo, famoso per la produzione della birra.
Superata Parcines e Laces, a Sluderno s'incontra l'imponente Castel Coira fatto edificare nel 1253, che però raggiunge il suo massimo splendore quando viene trasformato in una residenza rinascimentale. Da segnalare la stube dei Lanzichenecchi: qui, infatti, vi alloggiò una guarnigione di 20 o 23 uomini.

Il punto più alto

Immancabile il passaggio nel Parco Nazionale dello Stelvio: qui si trovano tra le cime più importanti delle Alpi, come l'Ortles, il Gran Zebrù e il Cevedale.
Il Passo dello Stelvio rappresenta la Cima Coppi per antonomasia, ovvero il punto più alto mai raggiunto dal Giro d'Italia, la più importante corsa ciclistica italiana.

Questa strada fu realizzata dall'ingegnere Carlo Donegani per conto delle autorità dell'impero austro-ungarico tra il 1820 e il 1825, ricordato da queste parti con un cippo e un piccolo museo

C'è anche una sosta a Solda, definita "La Siberia del Tirolo": già dal fondovalle si gode un panorama spettacolare che abbraccia le maggiori cime della zona, meta di turismo invernale per le piste da sci della Conca del Madriccio.

Alberi speciali

I larici millenari della Val d'Ultimo sono considerate le più antiche conifere d'Europa: si trovano a oltre 1400 metri di quota nei pressi dell'abitato di Santa Gertrude, quest'ultimo punto di partenza ideale per la Val Martello, tra i ghiacciai del Cevedale.
Dall'antica chiesa di questo paesino, situata su un colle, è possibile godere del panorama sulla valle del rio Valsura, che alimenta il lago artificiale di Zoccolo, il più grande della valle, lungo ben 2 chilometri.

Culturamartell

L'abitato di Pracupola, alla fine del lago, custodisce una chiesetta considerata la più antica della valle. Inoltrandosi per queste strade è possibile raggiungere il "Culturamartell" poco oltre il piccolo paese di Santa Maria alla Fonderia: è il centro visite del Parco Nazionale dello Stelvio dedicato alle tradizioni e all'architettura della valle, sempre abbinate al rispetto dell'ambiente e della natura.

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