L'eleganza immortale del bianco
La Gipsoteca di Antonio Canova a Possagno.
Chi è stato sedotto dal candore delle opere di Antonio Canova, celebrate da numerose mostre a partire dal 2007 per il 250° anniversario della sua nascita, potrebbe rischiare un attacco di "sindrome di Stendhal" visitando la Gipsoteca di Possagno in provincia di Treviso.
Questa località in cui nacque l'artista nel 1757 fu anche il luogo in cui amava rifugiarsi di ritorno dai viaggi in Europa o dai soggiorni a Roma. Qui si trova la casa che lui stesso ristrutturò, dove si può visitare la collezione dei suoi dipinti, delle incisioni e in particolare lo Studio della Pittura situato nella Torretta.
I gessi di Canova
Alla morte dell'artista nel 1822 il fratellastro volle chiudere lo studio romano dove erano stati realizzati tanti capolavori e trasferire a Possagno tutto ciò che si trovava qui e nei magazzini: i modelli in gesso, i bozzetti, le statue invendute. Commissionò quindi all'architetto veneziano Francesco Lazzari la costruzione di un edificio per la "raccolta dei gessi" e cioè una "gipsoteca".
Canova, che più di ogni altro artista rappresentò gli ideali del Neoclassicismo, organizzava la sua produzione scultorea secondo la tecnica degli antichi greci: dal disegno iniziale al modello di argilla, dal modello di gesso alla realizzazione finale in marmo.
L'eleganza del bianco
La Gipsoteca è un edificio dall'architettura imponente simile a una basilica. Tre lucernari sul soffitto fanno scendere rivoli di luce sulla plasticità delle statue in gesso tra cui il gruppo di Ercole e Lica, modello della statua in marmo che oggi si trova nel Museo di Arte Moderna a Roma.
La suggestione creata dalla visione d'insieme della gipsoteca è memorabile, una sinfonia in bianco interrotta solo dagli elementi geometrici in marmo rosso del pavimento.
Nel 1957 è stata costruita una nuova ala ad opera dell'architetto Carlo Scarpa che prestò un'attenzione particolare al rapporto tra la luce naturale e le opere
Dal Partenone alle basiliche cristiane
La visita a Possagno ha la sua conclusione ideale nel Tempio che si staglia sulla collina, ancora una volta un omaggio alla perfezione del bianco e trionfo degli ideali neoclassici.
Canova nel progettarlo volle seguire tre elementi di ispirazione: il colonnato dorico per richiamare il Partenone ateniese, il corpo centrale simile al Pantheon di Roma e l'abside in posizione elevata come quello delle antiche basiliche cristiane.
Gypsotheca e Museo Antonio Canova
Via Canova, 84
Possagno (Treviso)
Tel. +39.0423.544323
www.museocanova.it
Orari: 09.30 - 18 (chiuso il lunedì)
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