Il fascino selvaggio della Barbagia
Viaggio nel Golfo di Orosei, con spiagge di sabbia bianchissima che spuntano in mezzo ai blocchi di roccia.
Un itinerario tra la Sardegna più selvaggia e misteriosa, tra grotte, spiagge bianche e tombe dei giganti
Costeggiando il Golfo di Orosei
Si parte da Orosei, centro medievale del nuorese che dà il nome al golfo che si affaccia sul Tirreno, rinomato per il suo mare cristallino "premiato" dalle bandiere blu di Legambiente. Il cuore della cittadina è Piazza del Popolo dove si affacciano le chiese di San Giacomo Maggiore, con bellissime cupole maiolicate, Santa Croce, la Chiesa del Rosario e la Chiesa delle Anime.
Lasciata Orosei, da non perdere una visita alla Grotta di Ispinigoli, dove si può ammirare la stalattite più grande d'Europa, una colonna lunga ben 38 metri che collega la base con la volta della struttura. La grotta è visitabile per dieci mesi all'anno attraverso un percorso organizzato della durata di 45 minuti.
A 6 chilometri dal Villaggio di Serra Orrios, si erge un altro simbolo delle monumentali sepolture nuragiche, la Tomba dei Giganti di Thomes.
La cultura nuragica
Scendendo verso sud, tra macchia mediterranea e rocce imponenti, si arriva a Dorgali. I resti dell'insediamento preistorico si trovano alcuni chilometri più a nord, nel Villaggio Nuragico di Serra Orrios, raggiungibile anche a piedi attraverso un sentiero. Si tratta di una delle testimonianze meglio conservate di quell'epoca di tutta la Sardegna.
Cala Gonone, la marina di Dorgali, è la prima località del Golfo di Orosei, divenuta meta di vacanze solo a partire dagli anni Sessanta: da qui si parte ogni mezz'ora a bordo di imbarcazioni alla volta della Grotta del Bue Marino e di tutte le spiagge limitrofe, caratterizzate da un arenile bianchissimo in mezzo a spettacolari blocchi di roccia.
Alla scoperta dell'entroterra
Il centro storico di Nuoro, capoluogo della Barbagia e città natale del Premio Nobel per la letteratura nel 1926 Grazia Deledda, si può visitare a piedi: a pochi metri da piazza S. Giovanni si trova la Casa Museo ricca di testimonianze.
Altrettanto interessante il Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari sarde che raccoglie costumi, tessuti, gioielli della tradizione locale.
Da Oliena iniziano numerosi percorsi di trekking: il più famoso è la salita al Monte Tiscali, dove si costeggiano pareti a strapiombo per giungere a visitare il villaggio nuragico.
Destinazione finale: il mare di Arbatax
Riprendendo nuovamente la costa, si prosegue per Santa Maria Navarrese, graziosa località turistica da dove partono le escursioni dirette verso la parte meridionale del Golfo di Orosei.
La meta finale è Arbatax, frazione di Tortolì, nella provincia dell'Ogliastra, famosa soprattutto per la spiaggia di Cea, dalle caratteristiche rocce rosse.
Itinerari
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