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Il Brunello dell'Abbazia

Il Brunello di Montalcino nella cantina museo di Abbadia Ardenga.

Il Brunello dell'Abbazia

Quando si parla di Brunello di Montalcino si può arrivare a considerazioni quasi mistiche dal momento che si tratta di uno dei vini più famosi del mondo, un vero ambasciatore dell'eccellenza italiana in materia di vini. La zona di produzione si sviluppa attorno al borgo medievale di Montalcino dove le colline della Toscana godono di condizioni particolarmente favorevoli per clima e composizione del terreno. Questo vino straordinario si ottiene dal vitigno Sangiovese che qui viene chiamato Brunello e che viene fatto maturare a lungo in botti realizzate con legno pregiato. La visita a questi luoghi, che per molti appassionati si trasforma quasi in pellegrinaggio, è ricca di sorprese ed esperienze che trasformano il vino in una realtà dove storia, cultura e territorio si intrecciano profondamente.

Un'esperienza davvero unica è la visita all'Abbazia Ardenga di Torrenieri al centro di una zona circondata da quattro borghi medievali: Buonconvento, San Giovanni d'Asso, San Quirico d'Orcia e Montalcino. Un luogo dove l'eccellenza del vino incontra secoli di storia toscana. Chi pensa di trovarsi davanti una fattoria con cantine trova invece un'abbazia il cui nucleo originario risale all'anno Mille. All'interno della Chiesa di S. Andrea è stata recuperata la cripta originaria a sette navate che conserva ancora tracce di decorazioni murali probabilmente uniche nel territorio senese. Da qui provengono alcune splendide opere oggi conservate nella Pinacoteca di Siena. Dopo numerose vicende e passaggi nel corso dei secoli all'inizio del 1700 l'Abbadia Ardenga oggi appartiene alla Società di Esecutori di Pie Disposizioni di Siena.

La tenuta si estende per 650 ettari di cui solo dieci sono coltivati a vigneto di Sangiovese da cui si producono circa 40.000 bottiglie ogni anno divise in Brunello di Montalcino docq chiamato Brunello di Montalcino Vigna, Rosso di Montalcino e Ardengo rosso, due tipi di Sangiovese. Ovviamente si potrebbe produrre di più ma è stata fatta una precisa scelta di qualità decidendo di produrre solo 6000 kg di uva per ettaro, al di sotto dei 7000 imposti dal disciplinare di produzione del Brunello. Qui la tradizione del vino ha una storia di secoli e già nel 1902 Abbadia Ardenga ricevette un premio dedicato alle aziende italiane che esportavano vino all'estero.

L'antica cantina è stata trasformata in museo che appartiene al circuito del Parco della Valdorcia e viene gestito da Mario Ciacci che dal 1967 si è occupato di questo recupero. Con la sua guida è possibile scoprire il mondo del Brunello partendo dai vitigni fino alle tecniche di vinificazione. Questo viaggio attorno al vino è ancora più suggestivo all'interno della cantina museo che ospita anche antichi attrezzi contadini per la viticoltura. Tra archi e colonne possenti, pozzi e feritoie nel cuore della cantina si visita una specie di caveau dove è custodita una preziosa collezione di bottiglie d'annata tra cui un rarissimo Brunello del 1955. La visita può essere completata da una degustazione di Brunello accompagnato da prodotti del territorio.

Abbadia Ardenga
Via Romana, 139
Montalcino (Siena)
Tel. + 039 0577834150
www.abbadiardengapoggio.it

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