I Navigli: il cuore d'acqua di Milano
Passeggiare lungo i Navigli per capire come non sia tanto strano "sentirsi innamorati a Milano".
Milano e i Navigli sono quasi un paradosso: una città lontana dai fiumi ma attraversata da corsi d'acqua.
Il nome "navigli" già racconta una storia poiché significa navigabili, riferendosi alla rete dei canali che dal 1179 i milanesi decisero di creare prima per ragioni difensive e poi per agevolare le attività.
Dopo secoli di lavori e ampliamenti nel 1805 Napoleone riuscì ad esaudire il sogno di Milano: arrivare al mare attraverso il Naviglio Pavese che si collegava al Po.
La Milano vivace, la Milano dei navigli
Qualcuno ha detto che "a Milano la vita inizia dai Navigli" e, in effetti, la zona di Porta Ticinese, la Darsena, l'alzaia Naviglio Grande e l'Alzaia Naviglio Pavese sono alcune delle aree più frizzanti della città, affollate di trattorie, piccoli ristoranti, enoteche e avvolti da un'atmosfera speciale che ricorda le antiche origini popolari. Qui un tempo nei cortili e nei vecchi laboratori ferveva la vita degli artigiani e qui sono nate le prime osterie dove si faceva festa insieme.
Tra le antiche nella zona dei navigli è piacevole fermarsi al "Posto di Conversazione", sull'Alzaia Naviglio Grande 6. Fuori Milano una sosta entrata nel mito è l'Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano
Oltre al Naviglio Grande e al Naviglio Pavese, il Naviglio Martesana è il terzo canale storico rimasto visibile e fu costruito per collegare Milano al fiume Adda. Addirittura Leonardo da Vinci venne chiamato dal Duca di Milano, Ludovico Sforza, per migliorarne la navigabilità, studiando un sistema che superasse i dislivelli del terreno e permettesse la navigazione fino al lago di Como.
Andar per Navigli: a piedi o in bicicletta
Il comune di Milano ha realizzato alcune piste ciclabili lungo i canali e le alzaie dei navigli e sta ampliando questi circuiti che rendono la bicicletta uno dei mezzi ideali per scoprire i tesori a "bordo acqua" di Milano.
Uno dei percorsi più interessanti è quello che parte dalla Darsena di Milano nel quartiere Ticinese. Dopo un breve tratto nel traffico cittadino finalmente la pista ciclabile lascia Milano e attraversa i paesi di Corsico e Trezzano sul Naviglio. Si prosegue fino al naviglio di Bereguardo circondato da campi e antiche cascine.
Un percorso a piedi nel cuore di Milano può partire dalla Chiesa di S.Eustorgio continuando in Corso di Porta Ticinese lungo i Navigli fino ad arrivare a Vicolo dei Lavandai, un angolo struggente con ancora i vecchi lavatoi di pietra.
E i Navigli nell'immaginario collettivo sono l'unico simbolo romantico della città. Per questo i futuristi li odiavano e al n.23 di Corso Venezia si trova una targa con questo testo:
Questa è la casa dove nel 1905 Filippo Tommaso Marinetti fondò la rivista Poesia. Da qui il movimento futurista lanciò la sua sfida al chiaro di luna specchiato nel Naviglio
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