Arte romanica pugliese
La Puglia è terra romanica per eccellenza: ecco un viaggio tra le superbe cattedrali che sfoggiano ancora intatto un antico splendore
La Puglia offre numerose occasioni agli amanti dell'arte e del turismo culturale: un filo conduttore abbraccia Capitanata, Terra di Bari e Salento, nord e sud della regione, sotto il segno dell'arte romanica, sviluppatasi a partire dal X secolo, fino all'affermazione dell'arte gotica che avvenne più tardi, verso la metà del XII secolo.
Questa identità storico-artistica affiora un po' ovunque: in Puglia si trovano le maggiori espressioni architettoniche del periodo romanico, sotto la spinta dei numerosi stimoli culturali derivanti dalle conquiste dei Normanni che si sovrapposero, durante il Medioevo, alle tradizioni greche e bizantine già preesistenti sul territorio.
Foggia e Bari
La Capitanata - ovvero l'area della provincia di Foggia - e la Terra di Bari sono sicuramente le zone più ricche in questo senso. Vicino Foggia, ad esempio, c'è Bovino con uno degli esempi tipici del romanico pugliese, la Cattedrale di S. Maria Assunta.
La costruzione dell'edificio ebbe probabilmente inizio alla fine del X secolo, ma subì numerosi rimaneggiamenti. È una struttura capace di trasmettere un'intensa aura di austerità ed essenzialità, come quasi tutte le basiliche dell'Alto Medioevo. Scarna all'interno, la cattedrale conserva alcune transenne originali in stucco che chiudono le monofore da cui la chiesa prende luce.
Numerose le testimonianze anche nel resto della provincia di Foggia, e in particolare nel Gargano.Tra queste c'è Siponto, con le superbe chiese di San Leonardo e la chiesa di S. Maria.
On the road
Per salire in alto sulle vette del promontorio occorre mettersi sulla SS89 che porta a Mattinata: superata una breve galleria, si prosegue dritto per Vieste - dove si trova la Cattedrale di S. Maria di Merino - oppure svoltando a sinistra, si imbocca la direzione per Monte S. Angelo, che conta due autentici capolavori dell'epoca: l'Abbazia di Pulsano e la chiesa di S. Maria Maggiore.
Capolavoro in pietra bianca
Procedendo in direzione sud, lungo la statale Adriatica, si raggiunge la provincia di Bari. La prima tappa è Trani, dove si trova la Cattedrale eretta in onore di S. Nicola Pellegrino. Il turista non può che stupirsi di fronte alla sua maestosità e imponenza, esaltate dalla facciata di bianca pietra calcarea che riflette la luce del sole.
L'edificio è articolato in più parti: la navata interna della chiesa va ben oltre i 30 metri di lunghezza, e supera i 20 metri di altezza, mentre al suo fianco svetta il campanile con i suoi 59 metri. Due le cripte presenti, quella di S. Nicola Pellegrino e di S. Maria della Scala.
Alla ricerca del romanico pugliese
La cattedrale di Ruvo di Puglia fu costruita tra il XII e il XIII secolo, ma l'attuale forma è il frutto di numerosi rimaneggiamenti e interventi che ne hanno reso difficile l'interpretazione.
La facciata si presenta a capanna con tre portali: il centrale è il più grande ed è arricchito con bassorilievi raffiguranti Cristo con i dodici apostoli, e rielaborazioni di temi iconografici relativi al Salvatore e motivi vegetali; particolarmente rilevante è la decorazione in una bifora col bassorilievo dell'Arcangelo Michele che sconfigge il demonio e da un rosone a dodici colonnine variamente lavorate.
Questo gioiello dell'arte romanica ne custodisce altri, come la statua lignea di S. Biagio, patrono della città, e il reliquario del Santo in argento.
I tesori di Bari e del Salento
La Basilica Pontificia di S. Nicola a Bari, invece, fu costruita sul finire dell'XI secolo per accogliere il corpo del Santo taumaturgo sottratto dalla città di Mira, in Oriente: nel cuore della "Bari vecchia" - così come è chiamato il nucleo storico della città - continua ad essere meta di pellegrinaggi di cattolici e ortodossi provenienti da ogni parte.
Nel Salento, le testimonianze si fanno più rade. Alcune si trovano a Oria, in provincia di Brindisi, sede di alcune chiesette rupestri come la chiesa di Crepacore - presso Torre S. Susanna - o quella della Madonna della Scala, situata a tre chilometri da Oria. La sua origine risale al XIII-XIV secolo e presenta una facciata in stile romanico. All'interno si possono ammirare anche affreschi con scene raffiguranti l'Apocalisse.
Oria è facilmente raggiungibile arrivando da Bari: è necessario imboccare la superstrada per Lecce e uscire allo svincolo per Ostuni, attraversare la città bianca prima e Francavilla poi dalla quale Oria dista poco meno di sei chilometri.
Infine Otranto
Giungendo a Otranto, troviamo la Cattedrale latina, sorta dopo la conquista normanna. Spoglia, ma al tempo stesso grandiosa, spicca in mezzo alle case dell'abitato sorte intorno nei secoli successivi. Altri illustri esempi sono la chiesa di S. Pietro dei Samari presso Gallipoli e quella dei SS. Nicolò e Cataldo a Lecce.