Ancona: paesaggi marchigiani
Ancona e il suo entroterra, tra borghi fortificati e antichi luoghi di culto
Questo itinerario inizia ovviamente da Ancona e dal suo Duomo, dedicato a San Ciriaco. Edificato sui resti di un tempio ellenico e di una basilica paleocristiana, domina tutta la città dall'alto del Colle Guasco.
Fuori una facciata gotica, dentro una pianta a croce greca e un altare realizzato nel 1738 da Luigi Vanvitelli. Poco distante si trovano altri esempi di arte sacra: la Chiesa di San Francesco alle Scale, Santa Maria della Piazza e la Chiesa di San Domenico, che si affaccia su Piazza del Plebiscito, nota anche come Piazza del Papa.
Da visitare anche il Palazzo degli Anziani e due importanti testimonianze di epoca romana: l'Arco di Traiano e l'Anfiteatro.
I Cistercensi di Clairvaux
Bastano 10 minuti per raggiungere l'Abbazia di Santa Maria in Castagnola, a Chiaravalle. Costruita nel 1126 è una delle tre chiese fondate dai Cistercensi di Clairvaux in Italia. L'itinerario prosegue fino a Morro d'Alba, con la sua cinta muraria perfettamente conservata.
Da visitare il Museo Utensilia, che vanta una collezione di oltre 800 strumenti del lavoro contadino.
La città di Federico II
La tappa successiva è Jesi, città di origine romana. Palazzo della Signoria, Palazzo Pianetti (sede della Pinacoteca Civica), Palazzo Ripanti e il complesso di San Floriano meritano sicuramente una visita.
La tradizione racconta che in Piazza Federico II nacque l'imperatore Federico II di Svevia nel 1194.
Non mancano alcuni capolavori di arte sacra: le gotiche chiese di San Nicolò e di San Marco e il quattrocentesco santuario di Santa Maria delle Grazie.
Jesi e i suoi castelli
Un circuito di 14 borghi fortificati protegge la città di Jesi. Serra San Quirico è un castello noto per le "copertelle", antichi camminamenti sovrastati da case su un lato delle mura.
Nella secentesca Chiesa di Santa Lucia si possono ammirare i preziosi stucchi e un organo barocco. Non lontano, si trova l'Abbazia di Sant'Elena, la cui fondazione attribuita a San Romualdo risale al 1005-1009.
E' qui che nasce la carta
Tappa successiva è Fabriano, la città della carta. Singolare la Piazza del Comune, di forma triangolare, su cui affacciano il Palazzo del Podestà, il Loggiato di San Francesco e la Fontana Sturinalto.
Anche Piazza Umberto è ricca di tesori d'arte: il Duomo di San Venanzo e l'ex Ospedale di Santa Maria del Buon Gesù. Da visitare anche il Museo della Carta e il Deposito Attrezzato Opere d'Arte, presso le Antiche Cartiere Miliani.
Per visitare grotte di Frasassi bisogna arrivare a Genga. Merita una visita anche il paese, con il Palazzo dei conti della Genga, la Pieve di San Clemente il Tempio di Valadier e l'Eremo di Santa Maria infra saxa.
Arcevia, Castellone, Corinaldo
Tappa successiva è Arcevia con i 9 castelli che la circondano. A Serra de' Conti si può ammirare l'antico impianto medievale e il Museo delle Arti Monastiche documenta come si svolgeva la vita delle suore di clausura.
Castellone di Suasa è un'antica città romana di cui si conservano le tracce nel Parco Archeologico e nel Museo Civico. Corinaldo, invece, è città di fede, che diede i natali a Santa Maria Goretti. Qui si può visitare la sua casa e il Santuario in cui viene venerata.
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